Service as Innovation: la nobiltà del Servizio

“Non c’è eroe per il suo servitore, e non perché quello non sia un eroe, ma perché questo è un servitore.”

G.W.F.Hegel, La Fenomenologia dello Spirito

Il Servizio: da servitù a strategia

Uno dei miracoli semantici più sorprendenti del digitale è l’inversione di valore del concetto di “servizio”. In fondo la parola “servizio” condivide l’etimologia con parole come “servo” e “servitù”, attività insomma non proprio lusinghiere cui certamente nessuno di noi aspira.

Al giorno d’oggi invece tutti offrono o vogliono offrire “servizi”: di manutenzione, di consulenza, di formazione, e chi più ne ha più ne metta. Passare da una offerta di prodotti ad una di servizi nel settore dell’ICT è praticamente sinonimo di una strategia azzeccata. L’apice lo tocca il Software-as-a-Service, dove la totalità del prodotto (il software appunto) è fruibile appunto come un servizio da pagare al consumo. E questa logica si va pian piano estendendo anche ad altri settori, per esempio al car sharing.

La logica del Digitale

Evidentemente questo è possibile grazie alla tecnologia del digitale – il servizio di car sharing si basa su piattaforme digitali che ne gestiscono i vari touchpoint – ma tutto questo non sarebbe sufficiente senza un adattamento quasi darwiniano degli utenti a quella che credo si possa definire la logica del digitale, una logica che inizia a cambiare i livelli più profondi della nostra psicologia.

E il processo è appena iniziato.

L’orgoglio dei nostri nonni e financo dei nostri padri per la “propria” automobile non gli avrebbe permesso di accettare cosi facilmente l’idea di usare un mezzo di trasporto a consumo. Chissà, forse quel senso di immaterialità che il digitale porta con sé, e che ho descritto in Dalle nuvole alla “Nuvola”, potrebbe un domani far addirittura scomparire il concetto di proprietà privata (un amaro trionfo per Marx!).

Aas e Service as Innovation

Ma torniamo al concetto di servizio.

La declinazione dell’as-a-Service ormai si fa in tutte le salse, dal SaaS al PaaS all’IaaS fino al totalizzante XaaS, l’Anything-as-a-Service; tutto questo ci fa forse sentire “serviti e riveriti”, soddisfa le nostre pulsioni consumistiche, ma non si può più definire innovazione.

L’idea di fondo dell’aaS, anche se applicata ad ambiti diversi, è sempre la stessa, e quel che è ripetitivo non solo non può essere innovativo ma anzi uccide l’innovazione.

Cosa fa FINIX?

In Finix Technology Solutions non vogliamo rinunciare all’idea di servizio, ma neanche alla spinta all’innovazione. Per questo abbiamo invertito i termini, il servizio non è il punto di arrivo ma di partenza, la nostra attività è guidata dal concetto di Service-as-Innovation.

Siamo una società di servizi nel senso più ampio della parola, anche l’hardware per noi è un servizio, soprattutto se richiede configurazioni o logistiche complesse. Ma nel nostro motto il servizio è soggetto e non predicato, il nostro scopo è l’innovazione, il miglioramento continuo nei processi interni e nella delivery.

Per il servitore, ci dice Hegel, il rischio peggiore è perdere le proprie illusioni perché la quotidianità dell’eroe non può essere eroica, appunto perché quotidiana e ripetitiva. Il Service-as-Innovation è il nostro modo di non perdere l’illusione che il cambiamento sia sempre possibile.

L’appuntamento del Il Giovedì con G. continua. Prossimo incontro parleremo di Innovation Manager o IT Manager.

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G. è il nostro esperto di Innovazione. È un filosofo con il pallino per il mondo tech e per rendere le cose complesse, finalmente semplici.

Dalla Rubrica: Il Giovedì con G.