Dalle nuvole alla “Nuvola”

 

“I tempi cambiano.
I vizi della tua epoca oggi sono eleganti”…

      Aristofane, Le Nuvole

 

Perché abbiamo la testa tra le nuvole?

Avere la testa fra le nuvole” significa essere disattenti, poco realisti, insomma dei sognatori svagati. L’espressione viene da una commedia di Aristofane (V secolo A.C.), nella quale il comico ateniese prende in giro Socrate, e i filosofi in generale, raffigurandolo appeso ad una nuvola e intento a meditare sofisticamente sul nulla.

Insomma le attività reputate poco “concrete”, lontane dalle occupazioni terrene, se la passavano male già ai tempi dei greci, che pure la Filosofia la hanno inventata. Ed è con l’immagine delle nuvole che questa ironia ha preso forma sotto la penna di Aristofane.

Il Cloud: la nuvola 2.0

Oggi La Nuvola, o all’americana “Il Cloud“, ha invece un tutt’altro significato grazie al digitale. Esso rappresenta l’ubiquità (un’altra aspirazione secolare dell’uomo), la liberazione dalle costrizioni spaziali e terrene, il raggiungimento di una condizione eterea e quasi sovrannaturale finalmente alla nostra portata grazie alla tecnologia.

Ci crediamo moderni, eppure le nostre pubblicità e i nostri slogan fanno appello allo stesso immaginario dei nostri antenati. L’anelito all’immateriale, all’andare oltre il nostro essere corpi sensibili, è parte integrante della natura umana, con buona pace di Aristofane e di tutti quelli che sono venuti dopo di lui.

Come non vedere che questo è il fascino dell’”anytime-anywhere”, che questa è la genialità dell’icona del OneDrive di Microsoft che tutti conosciamo?

Il mondo tra le nuvole

Tutto questo è materia per esperti di comunicazione e psicologi, per studiosi della natura umana. Ma non dobbiamo dimenticare che questa meravigliosa capacità di stoccare, trasportare e gestire quantità enormi di dati (in una parola, la Trasformazione Digitale) deve la sua esistenza ad una infrastruttura molto molto materiale, fatta di Data Center e di cavi sottomarini, di server e di antenne.

Lo stesso Cloud, la “nuvolina” di Microsoft, non sta nei cieli, ma in enormi edifici che ogni anno crescono di dimensioni e di capacità. E il software e hardware che stanno in questi edifici ogni anno diventano più complessi, più difficili da gestire, più vulnerabili agli attacchi del tempo o dell’uomo.

L’immateriale vive insomma solo grazie a questa fisicità, come lo Spirito che nel misticismo renano non è completo finché non riconosce il corpo come sua parte sostanziale.

Cosa fa FINIX?

Ad occuparsi di tutto ciò ci sono aziende come noi di FINIX Technology Solutions. La nostra missione è conoscere questi ambienti, mantenerli efficienti, aumentarne le capacità, grazie alla nostra storia e alle nostre competenze.

È la nostra visione della Trasformazione Digitale, in attesa del prossimo Aristofane che scriverà anche su di noi una commedia talmente geniale da farci ridere di noi stessi.

La scorsa settimana abbiamo parlato di Start Up e Futurismo. Trovi qui l’articolo.

L’appuntamento del Il Giovedì con G. continua. Prossimo incontro parleremo della Nobiltà del servizio.

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G. è il nostro esperto di Innovazione. È un filosofo con il pallino per il mondo tech e per rendere le cose complesse, finalmente semplici.

Dalla Rubrica: Il Giovedì con G.